Intro: E - E7 E Nacqui di bella presenza, incensato di mirra, fasciato d'organza, A7 E nacqui con la luna dritta ma il fiocco alla gola mi dava una fitta B7 A7 Capì la mia sorte era scritta, E avevo un debole per la sconfitta. Allora nei primi mesi le mie fortune mi parevano pesi presi a mischiare il mio mazzo barando a perdere senza imbarazzo scambiai un neo con cicatrice, per il capezzolo della nutrice. Succhia il telo e la terra il mondo si gira la vita è una guerra piangi sul latte versato crescere dopo venire pestato verso i diciassette, era dolce finire in manette. Ah... ahah... aiuto... yemen, yemen... voglio andare nello Yemen... con le mucche della muuuh... con le mucche dello yemen... yemen... ciao ciao Ma nonostante il progetto a vent'anni ero bello e forte d'aspetto vidi poi che chi beve ingiallisce per bene come si deve non ebbi più la forza di Giasone, e i miei denti si buttarono dal balcone. Ai trenta ero proprio uno schifo la gota ballava un tango col tifo vinsi alla lotteria ma gettai il biglietto nella zozzeria i soldi dissi sono cosa oscena, e i creditori mi spezzarono la schiena. E Ero a metà della vita ma tutti pareva che fosse finita A7 era una triste serata quando incontrai una zoppa sciancata B7 A7 E ci raccontammo i mali della nostra lista, un povero tristo una povera crista. B7 A7 E fu amore ceco a prima vista, ballammo claudicando nella pista. E Il ballo del fallito di Santa Clara invaghito per una storia amara A7 E il ballo del fallito di Santa Immacolata che chiedeva una grazia rigirata B7 A7 E azzoppami le gambe, torcimi l'udito, alla bistecca preferisco il bollito B7 A7 E tranciamo il collo, stura le budella sarò il buco della tua ciambella A7 E A7 E la vita è tanto bella se ci vado in carrozzella, e la vita è tanto cara se ci vado dentro una bara. E quando venne il becchino sul letto di morte io versai del vino, brindammo alla salute, feci due corna un poco sbattute il funerale fu davvero un successone, cadde il prete nella processione si sfilò la gonna una commare e sopra l'altare si mise a sculettare. Il ballo del fallito di Santa Clara invaghito per una sorte amara il ballo del fallito di Santa Immacolata che chiedeva una grazia rigirata azzoppami le gambe, torcimi l'udito, alla bistecca preferisco il bollito tranciamo il collo, stura le budella sarò il buco della tua ciambella E la vita è tanto bella se ci vado in carrozzella, e la vita è tanto cara se ci vado dentro una ba... ba... bababa...